NEW YORK , 18 marzo 2022 /PRNewswire/ — CHEQ , leader della sicurezza di Go-to-Market, ha rilasciato dati che rivelano che 470 milioni di “acquirenti online” sono in realtà bot e utenti falsi. Nello spazio dell’eCommerce, questi bot e utenti falsi includono scraper dannosi, truffatori e bot di acquisizione dell’account. I dati presentati da CHEQ provengono dall’analisi del traffico su oltre 50.000 siti Web a livello globale. L’azienda ha eseguito migliaia di test e sfide di sicurezza informatica per determinare la legittimità di ciascun utente nel settore della vendita al dettaglio.
Nel complesso, è stato riscontrato che il 32% di tutto il traffico organico e diretto in arrivo ai siti Web dei rivenditori proveniva da fonti non valide. Ulteriori valutazioni e analisi sul volume e sulla frequenza del traffico hanno determinato che quasi mezzo miliardo di visitatori di siti Web di eCommerce ogni anno non sono utenti umani autentici e non hanno l’intenzione o la capacità di acquistare. Tra gli schemi prevalenti associati all’attività informatica dell’eCommerce ci sono clic fraudolenti, frodi con carte di credito, cookie stuffing, dirottamento del percorso dell’utente e altro ancora.
“Abbiamo visto che le minacce causate dal Fake Web hanno un impatto specifico sulle attività di e-commerce in modo significativo”, ha affermato Guy Tytuniovich, CEO di CHEQ. “Un’abbondanza di bot può portare alla perdita di fiducia dei clienti, nonché a perdite di dati privati e problemi di visibilità della ricerca per il marchio. Questo è diventato un problema strategico per i rivenditori che vogliono mantenere un business sostenibile nel mondo online”.
Questi dati vengono rilasciati in un momento in cui circa il 70% di tutti gli acquisti online inizia con una query sui motori di ricerca, indicando il potenziale di un aumento delle minacce provenienti dalla ricerca organica.
I numeri presentati provengono da un più ampio rapporto CHEQ sulla scala e l’impatto dell’eCommerce IVT. Oltre all’influenza di bot e utenti falsi sul traffico organico e diretto, il rapporto ha anche rilevato che miliardi di dollari vengono sprecati in clic pubblicitari a pagamento sui siti Web di vendita al dettaglio e ulteriori entrate perse dall’abbandono dei carrelli da parte dei robot.
FONTE CHEQ