1000 miliardi di dollari all’ombra: i profitti annuali che le multinazionali trasferiscono nei paradisi fiscali continuano a salire e salire

cayman island, hammock, palm trees
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La pratica di trasferire profitti nei paradisi fiscali è un problema che ha attirato l’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi di controllo negli ultimi anni. Secondo varie fonti, tra cui Oxfam, le multinazionali trasferiscono annualmente circa 1000 miliardi di dollari nei paradisi fiscali, il che ha un impatto significativo sulle entrate fiscali dei paesi in cui queste aziende operano.

I paradisi fiscali sono paesi o territori a bassa tassazione o senza tasse, che attirano gli investimenti delle multinazionali con l’obiettivo di massimizzare i profitti. Queste aziende spesso trasferiscono i loro profitti nei paradisi fiscali attraverso complesse operazioni finanziarie e di trasferimento dei prezzi, al fine di minimizzare le loro tasse e massimizzare i loro profitti.

Questo comportamento, sebbene legale, è stato criticato per la sua etica e per il suo impatto sulla società e sull’economia globale. Gli enti governativi hanno cercato di affrontare questo problema attraverso la legislazione, come la Base Erosion and Profit Shifting (BEPS) dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che mira a ridurre l’evasione fiscale delle multinazionali.

Tuttavia, questo è un problema complesso che richiede un approccio globale e coordinato, in cui i governi, le organizzazioni internazionali e le multinazionali lavorino insieme per ridurre l’evasione fiscale e promuovere la trasparenza fiscale.

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