Altro che pace: la natura umana (e animale) è conflittuale

argument, conflict, controversy
argument, conflict, controversy
Photo by RyanMcGuire on Pixabay

Alle origini della conflittualità nella specie umana

La conflittualità è una caratteristica che si riscontra in molti animali, compresi gli esseri umani. Nella specie umana, la conflittualità può avere diverse origini e manifestarsi in molteplici forme, dalle dispute personali alle guerre tra nazioni.

Una delle possibili origini della conflittualità umana è legata alla competizione per le risorse. In particolare, quando le risorse sono limitate e non sufficienti a soddisfare le esigenze di tutti, si possono verificare situazioni di conflitto tra individui o gruppi che cercano di accaparrarsi tali risorse.

Inoltre, la conflittualità umana può essere causata anche da differenze di opinione, di valori e di interessi. Spesso, infatti, le persone si trovano in disaccordo su questioni fondamentali, come la politica, la religione, l’economia, e queste differenze possono portare a situazioni di tensione e conflitto.

Altre cause della conflittualità umana possono essere legate a fattori psicologici, come la paura, l’insicurezza, l’aggressività o il desiderio di potere. In alcuni casi, la conflittualità può derivare anche da patologie mentali o disturbi comportamentali.

Infine, la conflittualità può essere influenzata anche da fattori sociali, culturali e storici. Ad esempio, la presenza di disuguaglianze sociali o di discriminazioni può generare tensioni e conflitti tra diverse categorie di persone.

In generale, la conflittualità umana è una caratteristica complessa che può essere determinata da molteplici fattori, e che può manifestarsi in forme e intensità diverse a seconda delle circostanze e delle persone coinvolte.

Poi c’è la comunicazione tra umani e l’effetto Torre di Babele: quante sono le lingue parlate nel mondo (dialetti esclusi)?

Attualmente esistono circa 7.000 lingue parlate in tutto il mondo, escludendo i dialetti. Tuttavia, il numero esatto di lingue può essere difficile da determinare, in quanto esistono diverse definizioni di ciò che costituisce una “lingua” e ci sono molte variazioni regionali e locali di lingue esistenti. Inoltre, molte lingue sono a rischio di estinzione, con il rischio che vengano perse per sempre.

Per non parlare poi della scrittura. Le forme di scritture quante sono?

Esistono numerose forme di scrittura utilizzate in tutto il mondo, ciascuna con il proprio sistema di simboli e regole di scrittura. Tuttavia, le forme di scrittura attualmente utilizzate sono basate principalmente su tre sistemi principali:

  1. L’alfabeto: è un sistema di scrittura che utilizza simboli grafici, chiamati lettere, per rappresentare i suoni delle parole. L’alfabeto è utilizzato in molte lingue in tutto il mondo, inclusi l’italiano, l’inglese, il francese e lo spagnolo.
  2. Il silabario: è un sistema di scrittura che utilizza simboli grafici per rappresentare le sillabe di una lingua. Questo sistema è utilizzato in lingue come il giapponese, il coreano e il cherokee.
  3. L’ideogramma: è un sistema di scrittura che utilizza simboli grafici per rappresentare parole o concetti interi, invece di singoli suoni o sillabe. Questo sistema è utilizzato in lingue come il cinese e il giapponese.

Oltre a questi tre principali sistemi di scrittura, esistono anche altre forme di scrittura utilizzate in alcune lingue, come l’abugida, utilizzata in alcune lingue dell’India e dell’Africa, o il sistema di scrittura cuneiforme, utilizzato in antiche civiltà come quella babilonese e assira.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: